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EMBEDDED FEBBRAIO 36 HARDWARE | MEZZANINE CARD G li ingegneri che progettano sistemi em- bedded hanno oggi l’esigenza di stare al passo con la continua introduzione nel mercato di nuovi standard di comunicazione I/O, in evoluzione in- cessante. E in questa prospettiva, l’adozione di di- X F >À C array) dà la possibilità ai progettisti di acquisire la Á " esterne per i propri sistemi, perché gli FPGA sono +ZT À - gurabili, per arrivare a supportare una grande varietà di standard I/O altamente complessi. Una X F % À - À - che nei requisiti di I/O: ad esempio, questi disposi- À nuovi protocolli di comunicazione. Il problema è però che poi sulla scheda occorre sostituire i com- +ZT À - +ZT À À - À - guenza ulteriori investimenti in termini di costi, risorse di sviluppo e tempo richiesti per eseguire i cambiamenti rispetto al progetto originario. FMC e FMC+: gli standard per le baseboard con FPGA Proprio per evitare i problemi e i costi di progetta- À +ZT - da embedded, una soluzione molto interessante è costituita dalle schede mezzanino, oggi ampia- - " " + a una carrier card o baseboard, invece di essere inserite direttamente in un backplane, le schede Á " À - mento. Negli anni sono state sviluppate schede mezzani- À I > I+ I ? O I >7@ I ? ` Schede mezzanino e FPGA, un rapporto sempre più stretto Crescono nel mercato embedded le “mezzanine card” che coniugano la flessibilità di progettazione possibile con queste soluzioni con la potenza disponibile nei “field-programmable gate array”. L’obiettivo è fornire maggior versatilità e potenza nelle applicazioni militari e non solo, anche quando si tratta di gestire grafica e svariati formati video Giorgio Fusari La scheda mezzanino GM60 di Annapolis Micro Systems

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