EMB_69

CLOCK JITTER | HARDWARE nelle caselle visibili sul lato destro del display e nella tabella dei risultati sul lato superiore del display forniscono una modalità per caratteriz- zare le variazioni. Le statistiche sul lato sinistro della tabella dei risultati rappresentano l’acqui- sizione corrente, mentre le statistiche visibili sul lato destro rappresentano l’accumulo di tutte le acquisizioni fatte nel corso del tempo. Sempre fa- ) À T )) sulla sinistra rappresentano i valori delle misu- re della frequenza e del TIE sui fronti di salita del clock utili per comprendere le variazioni del- le temporizzazioni. Queste distribuzioni, di tipo prevalentemente gaussiano, suggeriscono che la natura predominante del jitter è random (casuale). I due istogrammi visibili sul À T % - presentano invece i valori delle misure della frequen- za e del TIE sui fronti di discesa del clock. Poiché la forma dell’istogramma delle misure di frequenza differi- ) À è necessario effettuare ulte- riori analisi. La diagnostica (troubleshooting) e la ca- ratterizzazione del jitter ri- chiedono informazioni det- tagliate relative al tipo di jitter che potrebbe causare variazioni di temporizzazio- & ) , À 2, il jitter di temporizzazio- ne può essere scomposto in differenti componenti che forniscono utili indizi sulle potenziali cause dei proble- mi e permettono di determi- nare se il comportamento dei vari clock e circuiti pre- senti in un sistema è quello previsto. Sempre facendo riferimen- to all’esempio del segnale di clock a 40 MHz riporta- À T delle misure riepilogative @ À M include un diagramma a occhio del segnale, gra- À ) )) % misure del TIE e una scomposizione del jitter nei singoli componenti. A prima vista, l’occhio aperto, che caratterizza il diagramma a occhio, suggerisce che il segnale di clock è caratterizzato da un jitter relativamente modesto. Il valore ot- tenuto misurando il jitter totale (TJ@BER), pari a circa 554 ps, è pari a circa il 2,2% del periodo del clock a 40 MHz. La scomposizione del jitter evidenzia che la componente casuale (RJ – Ran- dom Jitter) rappresenta solo una piccola parte del jitter totale. La componente dominante, dunque, deve essere Fig. 1 – La forma insolita dell’istogramma relativo al fronte di discesa ottenuto dalla misure di frequenza è la spia di un potenziale problema. Questa misura è stata effettuata con un oscilloscopio a segnali misti (MSO - Mixed Signal Oscilloscope) Serie 5 da 2 GHz di Tektronix Fig. 2 – La scomposizione del jitter nelle sue diverse componenti 49 EMBEDDED SETTEMBRE

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=