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WELLNESS TECHNOLOGIES L’esigenza di offrire soluzioni di wellness diffusamente, a livello nazionale e in un modo essenzialmente indipen- dente dal punto di cura è una esigenza reale. L’uso del rilevamento senza contatto negli spazi pubblici è gi à un fatto consolidato. Gli asciugamani e ora anche i rubinet- ti sono controllati quasi esclusivamente tramite sensori di prossimit à . Ciò evita di toccare delle superfici che potrebbero essere contaminate. Si tratta di applicazioni abilitate da semplici sensori di prossimit à che possono sfruttare il rilevamento della luce, degli ultrasuoni, degli infrarossi o della luce visibile. Molte di queste applica- zioni sono riconducibili ad aree prossime all’acqua e ad alta umidit à , il che può aggiungere costi ed elementi di complessit à progettuale soprattutto se si utilizza una fon- te di alimentazione CA. Alimentare con delle batterie i distributori automatici di sapone e di disinfettante per le mani può facilitare la sfida. Un distributore di sapone o di disinfettante utilizza tipicamente un motore per com- primere un liquido in modo che fuoriesca da un ugel- lo; questi motori rappresentano un carico elevato per la batteria e impongono importanti requisiti in termini di potenza di picco. È importante tenerne conto quando si sceglie il tipo di batteria da utilizzare a livello standard. Le batterie della gamma Alkaline Intense Power di Pro- cell , ad esempio, sono state concepite esattamente per questo tipo di carico, quindi possono aiutare a ridurre al minimo gli intervalli di manutenzione e i costi di eserci- zio. Più recentemente, si è verificato un grande aumen- to nell’uso del rilevamento della temperatura corporea, parametro che può essere efficace per rilevare condizio- ni di alterazione. L’elevata temperatura corporea, uno dei sintomi di problemi infettivi, può essere facilmente rilevata utilizzando termometri a infrarossi portatili re- lativamente semplici. Questi prodot- ti offrono risultati quasi immediati, possono essere utilizzati a distanza di sicurezza e non richiedono una for- mazione complessa. La tecnologia utilizzata in tale con- testo usa tipicamente l’effetto di una termopila. Questo termine descri- ve un materiale che può produrre una tensione in base alla quantit à di energia a cui è esposto. Nel nostro caso, l’energia viene rilevata sotto forma di IR irradiata da una parte del corpo. Le termopile producono tipicamente tensioni molto basse, nell’intervallo del μV per °C, quindi il design del sensore è fondamentale per l’efficacia dello scanner di tem- peratura. La misurazione per motivi medici della temperatura superficia- le della pelle o dell’interno dell’orecchio è coperta dallo standard ISO IEC 806019-2-59: 2017. Pertanto, quando si sviluppa questo tipo di applicazione, è importante se- lezionare un sensore in grado di supportare questo re- quisito. Un esempio è rappresentato dai sensori termo- metrici a infrarossi (IR) di Amphenol , i quali integrano termopila, filtro IR e un termistore per la compensazio- ne termica: il tutto è integrato in un package di piccole dimensioni ermeticamente sigillato in un “can” in stile TO. Sensori come questi supportano varie applicazioni, inclusi scanner di temperatura portatili e chioschi di scansione. Le termopile possono essere implementate anche con la tecnologia MEMS sotto forma di piccoli system-in-a-package. Tali dispositivi possono integrare anche ASIC di condizionamento del segnale che produ- cono una pratica uscita I2C, semplificando ulteriormen- te la progettazione dei dispositivi di rilevamento della temperatura. La famiglia D6T di Omron ne è un buon esempio. Irradiazione portatile Un aspetto che è divenuto estremamente importante ne- gli ultimi tempi è la necessit à di mantenere, negli spazi pubblici, i livelli più elevati di igiene. Una societ à innova- tiva ha risposto a questa esigenza sviluppando un drone autonomo dotato di luci ultraviolette. La teoria scienti- fica alla base della soluzione indica che 3 mJ di energia nella larghezza di banda UVC può garantire una disin- fezione superiore al 99% su un’area di 1 cm per 1 cm. Il drone, sviluppato da Digital Aerolus , si chiama Aertos 120-UVC. Far volare il drone ad un’altezza di 2 m per 3 minuti permette di disinfettare una superficie di 2 m per 2 m, così come tutta l’aria tra la superficie e il drone Disinfezione delle mani automatizzata XIX POWER 24 - GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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