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XVII POWER 21 - GENNAIO/FEBBRAIO 2020 POWER-OVER- ETHERNET 802.3bt) che prevedono un MOSFET integrato o esterno: i controllori privi di transistor integrato per- mettono di scegliere il MOSFET più adatto per la particolare applicazione considerata. Il controllore d’interfaccia PoE-PD NCP1095 di ON Semiconductor , ad esempio, supporta gli standard IEEE 802.3af, 802.3at e 802.3bt e integra tutte le funzionalità richieste per rea- lizzare un PD PoE come rilevamento, classifi- cazione e limitazione di corrente durante la fase di spunto. La potenza viene erogata attra- verso un “pass transistor” (in pratica un ele- mento di regolazione) esterno e il controllore prevede un pin di “power Good” che assicura una corretta abilitazione/disabilitazione del convertitore DC/DC principale adiacente. I pin che forniscono i risultati della classifica- zione consentono al controllore di supportare una particolare classe di potenza, fino alla classe 8. Il dispositivo NCO1095 supporta la funzione Autoclass e indica quando è possibile implementare una short MPS (Maintain Power Signature, in pratica la mimima quan- tità di corrente che un PD deve assorbire per consentire al PSE di determinare se il PD è ancora connesso). Un pin per il rilevamento dell’alimentazione ausiliaria con- sente l’utilizzo di NCP1095 in applicazioni in cui la po- tenza può essere fornita da un PoE o da un adattatore a parete. Lo schema a blocchi funzionale di NCP1095 è riportato in figura 2. Il passaggio da uno schema di erogazione della potenza da due a quattro coppie di un cavo Ethernet ha richie- sto una variazione significativa dello standard PoE ma ha consentito di aumentare fino a 100 W la quantità di potenza erogabile. L’aggiunta delle firme singola e doppia con la funzionalità Autoclass ha permesso di incrementare l’efficienza e migliorare il controllo. Lo standard IEEE802.3bt permette di implementare nuo- ve applicazioni nel settore del controllo industriale che sfruttano i concetti di edge computing e di intelligenza artificiale. La maggiore potenza disponibile consente di realizzare dispositivi con prestazioni più spinte che non richiedono uno stadio di potenza AC/DC integra- to o esterno. Nella figura 3 è riportato lo schema di implementazione di una tipica applicazione PoE PD utilizzando i dispositivi NCP1095 o 1096 (con transistor di commutazione T1 integrato). Grazie alla disponibilità di una potenza maggiore, i PD possono integrare un numero maggiore di funzionalità e caratteristiche, che permettono loro ad esempio di far girare complessi algoritmi di apprendimento automati- co per monitorare le attività che si svolgono all’interno di uno stabilimento e identificare potenziali problemi prima che possano diventare critici. In questo modo è anche possibile ridurre la quantità di dati che vengono trasferiti al cloud, diminuendo in tal modo sia il livello di complessità sia i costi dell’energia. Fig. 2 – Schema a blocchi funzionale del controllore NCP1096 Fig. 3 – Una tipica applicazione PoE PD che utilizza i controllori NCP1095 o NCP1096

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