EO_Power-483

XV POWER 21 - GENNAIO/FEBBRAIO 2020 POWER-OVER- ETHERNET Lo standard IEEE 802.3bt Tutto ciò è supportato da un nuovo standard che preve- de l’incremento della potenza erogata a 90 W. Grazie a questo standard, denominato IEEE 802.3bt, è possibile utilizzare nuove tipologie di endpoint IoT, tra cui sistemi di illuminazione connessi più sofisticati, apparecchi per la cartellonistica digitali (digital signage) caratterizzati da risoluzioni più elevate, telecamere di sicurezza con funzionalità PTZ (Pan, Zoom, Tilt) e riscaldamento e persino server edge su cui girano algoritmi di appren- dimento automatico (ML – Machine Learning) da uti- lizzare per espletare compiti di identificazioni di oggetti e analisi delle immagini. Il dispositivo che riceve la po- tenza viene classificato in base alla quantità di potenza richiesta, come riportato nella Tabella 1. Oltre ad apportare sicuri vantaggi alle applicazioni esistenti, come ad esempio l’aggiunta di funzioni di videoconferenza ad alta definizione ai telefoni IP, il nuovo standard creerà nuove opportunità nel settore dell’edge computing. Si tratta di un aspetto sicura- mente importante del percorso evolutivo di IoT in ge- nerale e di Industry 4.0 in particolare in quanto per- metterà di aggiungere più potenza di elaborazione ai sensori e agli azionamenti ubicati in prossimità delle apparecchiature. Nelle applicazioni di edge computing, i gateway wi- reless rivestono sicuramente un ruolo di primo pia- no. Questi dispositivi aggregano i segnali provenienti dai sensori e dagli azionamenti presenti in uno stabi- limento ma, invece di trasferire tutti i dati originali (raw data) al cloud, li elaborano localmente. La ri- chiesta di potere effettuare l’elaborazione “in loco” è in forte crescita, soprattutto nei casi in cui vengono utilizzate tecniche di apprendimento automatico al fine di migliorare la produttività. Oltre a monitorare i dati per inviare avvisi e segnalare violazioni di soglie pre-impostate, questi gateway sono ora in grado di me- morizzare i dati e identificare modelli (pattern) “na- scosti” all’interno del flusso di informazioni. Un’ana- lisi di questo tipo permette di identificare le tendenze sul lungo periodo e persino prevedere quale parte di un’apparecchiatura potrebbe richiedere un interven- to di manutenzione preventiva. Questi risultati ven- gono quindi inviati a server centralizzati e diventano parte integrante del cosiddetto data dashboard (in pratica il pannello di controllo che contiene tutte le informazioni utili) dell’utilizzatore. Un tale livello di elabo- razione alla periferia della rete richiede la presenza di accelera- tori e processori con prestazioni più spinte, dispositivi questi ultimi caratterizzati da consu- mi di potenza maggiori rispetto a un microcon- trollore preposto alla gestione di semplici algoritmi di controllo. Grazie al sensibile au- mento della potenza disponibile (power envelope) rispetto a quella prevista dalle precedenti versioni dell standard PoE, i sistemi conformi al nuovo standard 802.3bt danno la possibili- tà di far girare algoritmi sofisticati all’estrema periferia della rete. La disponibilità di potenza più elevata ha un’influenza positiva anche sugli altri dispositivi della rete in quanto consente di alimentare numerosi dispo- sitivi a basso consumo con un singolo switch Ethernet. A causa dell’aumento del numero di dispositivi con- nessi, in molte applicazioni si hanno ora a disposizio- ne più opzioni per l’approvvigionamento di potenza, come nel caso di apparecchi di illuminazione a LED e i relativi sensori integrati in un sistema di illuminazione “intelligente” connesso. Le tipologie dello standard PoE La tecnologia PoE prevede due tipi di dispositivi: PSE (Power Sourcing Equipment), che forniscono la poten- za e PD ( Powered Device) che la ricevono. I PSE, a loro volta, possono essere di due tipi: quelli che forniscono potenza e dati sul cavo e quelli che semplicemente for- niscono potenza aggiuntiva. I PSE endpoint sono gli switch Ethernet che integrano funzionalità PoE mentre i PSE midspan possono essere posizionato tra uno switch e un PD al fine di iniettare potenza aggiuntiva al colle- gamento. In questo modo è possibile fornire potenza a qualsiasi link Ethernet, anche a quelli che non dispon- gono di uno switch PSE, tramite la semplice inserzione di un PSE Midspan. Nelle prime versioni della specifica, la potenza che ve- niva erogata al PD era costante indipendentemente dal fabbisogno del dispositivo. Un evoluzione importante Tabella 1 – Classificazione dei dispositivi alimentati (PoE Po- wered Device - PoE-PD) Classe Potenza 1 3,84 W 2 6,49 W 3 13 W 4 25,5 W 5 40 W 6 51 W 7 62 W 8 71,3 - 90 W

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