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X Power POWER 21 - GENNAIO/FEBBRAIO 2020 Alcuni apparecchi, in particolare quelli collegati all’ali- mentazione CA, continuano a consumare elettricità anche se sembra di averli spenti. In pratica, una percentuale com- presa tra il 5 e il 15% dell’energia consumata in un’abita- zione è imputabile alla potenza consumata da apparecchi in standby. Le tecnologie di risparmio energetico aiutano a mantenere nulla la potenza in standby pur garantendo la connessione Wi-Fi. Sarà questa una delle principali ten- denze negli apparecchi di prossima generazione. La norma IEC 62301:2011 della IEC (International Elec- trotechnical Commission) specifica i metodi di misura del consumo di energia elettrica in standby e nelle relative modalità a basso consumo (ad apparecchio spento e in modalità di rete). Questi metodi si applicano ai prodotti elettrici con un intervallo di tensione compreso (intera- mente o parzialmente) fra 100 V CA e 250 V CA per prodotti monofase e fra 130 V CA e 480 V CA per altri prodotti. Il punto 4.5 della norma IEC 62301:2011 classifica le misu- ra inferiori a 5 mW come potenza zero: questo è ora il punto di riferimento cui tendono dispositivi elettronici ed elettrodomestici per quanto riguarda la dissipazione di potenza in standby in assenza di carico. I prodotti che soddisfano questo requisito IEC possono infatti fregiarsi dell’etichetta di dispositivi “zero power”. La maggior parte degli elettrodomestici richiede un ali- mentatore di polarizzazione e due terminali (rail) di po- tenza per l’intero sistema rispettivamente a 3,3 V per il con- troller di sistema e a 12 V per il modulo di alimentazione. La figura 1 mostra il progetto di riferimento per alimenta- tore a polarizzazione a doppia uscita isolata da 15 W con consumo di potenza in standby pari a 4 mW, che prevede due uscite isolate da 3,3 V e 12 V e garantisce allo stesso tempo consumi molto bassi in modalità standby, pari a 3 mW (su un ingresso a 115 V CA ) e 4,4 mW (su un ingresso a 230 V CA ). Questo progetto di riferimento si adatta perfet- tamente ai sistemi offline isolati che richiedono potenza di standby minima, elevata efficienza e protezione dai guasti. Il metodo tradizionale per ottenere una potenza zero preve- de il ricorso a un interruttore meccanico o un relè per inter- rompere il percorso della potenza principale. Questo meto- do, tuttavia, interrompe anche l’alimentazione del Wi-Fi, di eventuali tasti a sfioramento o di sensori di prossimità che in genere devono riattivare il sistema quando necessario. Il progetto di riferimento in figura 1 mostra la topologia di ali- mentazione di base per ottenere una potenza zero in stand- by. Questa mantiene in tensione le funzionalità e i compo- nenti minimi richiesti, come microcontrollore (MCU), il controllore dei tasti a sfioramento, eventuali sensori, Wi-Fi, driver per LED o qualsiasi altra parte necessaria anche in Ottimizzazione della potenza in standby nei progetti delle nuove appliance Il punto 4.5 della norma IEC 62301:2011 identifica le misure inferiori a 5 mW come potenza zero: questo è il punto di riferimento cui tendono i dispositivi elettronici ed elettrodomestici per quanto riguarda la dissipazione di potenza in standby in assenza di carico Jason Tao Product Marketing Engineer Texas Instruments Fig. 1 – Schema a blocchi del progetto di riferimento per alimentazione a doppia uscita isolata a 15 W

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