EO_Medical_504
trica del cuore con elettro- di collegati direttamente al miocardio allo scopo di effettuare una: • Defibrillazione – scossa elettrica per il ripristi- no di un ritmo sinusale normale • Cardioversione – eroga- zione di uno o più piccoli shock per il ripristino di un ritmo sinusale nor- male (NSR) • Stimolazione transve- nosa - impulsi rapidi a bassa tensione per la correzione di un ritmo cardiaco lento • Stimolazione transcutanea – stimolazione con impul- si elettrici per indurre la depolarizzazione del cuore Gilet defibrillatore Se i pazienti devono es- sere protetti contro qual- siasi rischio tempora- neamente aumentato di aritmie cardiache rapide pericolose per la vita, ad esempio prima dell’im- pianto di un cardioverter impiantabile (ICD) o di un resincronizzatore cardia- co (CRT-D), essi posso- no essere protetti da un giubbotto defibrillatore (cardioverter/defibrilla- tore indossabile o WCD), del tipo di quello riportato in figura 9. Al rilevamen- to di un’aritmia maligna, il dispositivo passa automaticamente alla modalità di trattamento. Questa condizione viene segnalata visiva- mente, acusticamente e attraverso un allarme a vibra- zione al paziente e alle altre persone vicine. Defibrillatori manuali I defibrillatori convenzionali (manuali) includono an- che funzioni ECG e sono utilizzati, ad esempio, dal per- sonale del servizio medico di emergenza (Fig. 10). Alcu- ni di questi dispositivi possono essere utilizzati anche come pacemaker esterni, oltre che per misurare la sa- turazione dell’ossigeno e della pressione sanguigna, o come capnometri, e spesso dispongono di un’opzione integrata per la defibrillazione semiautomatica per l’u- tilizzo da parte di personale EMS non medico. Utilizzo del defibrillatore L’energia viene condotta attraverso il cuore e la corrente scorre tra gli atri e i ventricoli. Le piastre di un defibril- latore esterno sono posizionate dallo sterno all’apice. Queste ultime possono essere disposte in configurazio- ne fronte-fronte o fronte-retro. Sono identificate ine- quivocabilmente come apice (+) e sterno (-) per facilitare il posizionamento. La sincronizzazione, o cardioversione elettrica sincro- nizzata, viene utilizzata dai defibrillatori per rilevare il complesso QRS. Ciò ha lo scopo di prevenire shock acci- dentali durante l’onda T dell’ECG, il cosiddetto periodo vulnerabile (Fig. 11). Gli shock durante l’onda T dell’ECG possono provocare fibrillazione ventricolare. Fig. 8 – Un defibrillatore impiantabile Fig. 9–Gilet defibrillatore (Fon- te: Zoll Medical Corporation) Fig. 10 – Defibrillatori manuali (Fonte: Schiller Medical Corporation) Fig. 11 – Ciclo cardiaco con intervallo vulnerabile Medical EO MEDICAL - SETTEMBRE 2022 XXVIII
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