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Medical VIII MEDICAL 22 - SETTEMBRE 2021 applicazioni di energy harvesting fotovoltaiche. Grazie alla funzionalità MPPT (Maximum Power Point Tracking) ottimizzata per oggetti in movimento, questo dispositivo assicura l’assorbimento della massima quantità di energia possibile dall’illuminazione ambientale disponibile. Grazie al circuito di “cold start”, il dispositivo inizia a funzionare con una tensione di ingresso di soli 250 mV: ciò significa che la batteria può cominciare a essere ricaricata anche in presenza di un’intensità luminosa ridotta. L’interfaccia I2C permette di minimizzare il numero di pin e implementare un gran numero di configurazioni. Tra le altre caratteristiche di rilievo da segnalare la protezione termica della batteria, un contatore Joule che permette all’utilizzatore di conoscerà la quantità di energia immagazzinata e una modalità “shipping” che impedisce la ricarica della batteria. Prodotti indossabili consumer e apparec- chiature medicali da applicare al corpo dei pazienti sono le principali applicazioni di questo PMIC. Gli altri due PMIC, AEM10300 e AEM30300, integrano convertitori DC/DC a bassissimo consumo in grado di operare con tensioni di ingresso comprese tra 100 mV e 4,5 V. La gestione adattativa dell’energia permette a questi dispositivi di commutare automaticamente tra diverse modalità ope- rative, boost, buck-boost e buck, in funzione delle particolari esigenze appliicative. Ciò assicura in ogni situazione un trasferimento ottimale di energia tra i rispettivi ingressi e l’elemento di immagazzinamento. Tutti questi nuovi PMIC per la ricarica della batteria richiedono solo tre componenti esterni. In questo modo è possibile aggiungere la funzionalità di “energy harvesting” con un numero ridotto di componenti e con ingombri minimi a bordo scheda. I PMIC AEM10300 e AEM30300 PMIC sono forniti in package QFN a 28 pin (4 x 4 mm), mentre AEM10900, oltre che in questo tipo di package, è disponibile anche nel formato WLCSP a 16 pin (2 x 2 mm), per consentire un’ulteriore diminuzione degli ingombri. Alimentazione elettrica stabile per le strumentazioni di test degli anticorpi COVID-19 Francesco Ferrari Vertiv , in collaborazione con il partner russo Wizard (secondo CRN/RE , tra i primi 25 System Integrator nel 2021), ha fornito 100 gruppi di continuità (UPS) Vertiv Liebert GXT5 alle cliniche di Mosca. Le apparecchiature servono a garantire un’alimentazione elettrica stabile agli analizzatori di immuno-chimiluminescenza che determinano la presenza di anticorpi da coronavirus. La pandemia COVID-19 ha incrementato sensibilmente la domanda di nuove soluzioni digitali utili ad accelerare le diagnosi – in- clusi i rilevatori di virus e anticorpi. Per garantire risultati dei test rapidi e accurati, il team IT delle cliniche di Mosca ha identificato la necessità di disporre di sistemi UPS adatti a proteggere gli analizzatori da sbalzi e picchi di corrente potenzialmente dannosi. Con il numero di pazienti che ha sempre più necessità di test degli anticorpi, le cliniche hanno anche richiesto che i sistemi UPS e i connettori fossero in- stallati in sole due settimane. Dopo aver valutato tutte le alternative, Wizard ha preferito la serie degli UPS Liebert GXT5 da 5-6 kVA. Wizard e lo staff IT delle cliniche sono rimasti favorevolmente impressionati dalla doppia modalità di conversione offerta da questi UPS, capaci di proteggere le apparecchiature critiche da un’ampia serie di malfunzionamenti legati al consumo di energia e di fornire un’alimentazione di backup in caso di interruzione totale dell’a- limentazione. L’installazione delle unità UPS di Vertiv supporta il funzionamento regolare delle apparecchiature medico-diagnostiche per il Ministero sanitario di Mo- sca, dove gli analisti di immuno-chimiluminiscenza forniscono più di 900 mila studi di anticorpi al giorno. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.vertiv.com Nelle cliniche di Mosca sono state installate 100 unità dei gruppi di continuità Vertiv Liebert GXT5 per supportare i test nei laboratori

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