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XIV Medical MEDICAL 22 - SETTEMBRE 2021 Nella chirurgia ad alta frequenza, la corrente alternata ad alta frequenza viene fatta passare attraverso il corpo umano per coagulare o tagliare in modo mirato i tessuti grazie al riscalda- mento provocato. La diatermia o elettrocauterizzazione (dal greco kaustos, “bruciato”) è un metodo operativo per tagliare strutture tissu- tali o per rimuovere completamente il tessuto corporeo (cau- terizzazione) attraverso l’elettrocauterizzazione. Un grande vantaggio rispetto alle tecniche di taglio conven- zionali con il bisturi è che l’emorragia può essere fermata con- temporaneamente all’incisione chiudendo i vasi interessati. I dispositivi utilizzati sono noti anche come “bisturi elettrici”. Quando si asportano tumori maligni, non si dovrebbe utiliz- zare l’incisore elettrico in prossimità del tumore, perché il patologo non può valutare le superfici di taglio bruciate e non può affermare se il tumore sia stato completamente rimosso (“in sano”). L’elettrochirurgia ad alta frequenza (Fig. 1 ) si basa sulla leg- ge di Joule. Quando la corrente elettrica scorre attraverso il corpo umano, si verificano tre diversi effetti: Il riscaldamento viene utilizzato nella chirurgia ad alta frequen- za. In presenza di corrente alternata ad alta frequenza, l’elet- trolisi e la stimolazione nervosa si verificano solo in misura molto ridotta. Definizione e funzione L’elettrocauterizzazione genera calore facendo pas- sare l’elettricità attraverso un filo. In elettrochirurgia, il calore viene prodotto conducendo elettricità attraverso il tes- suto corporeo tramite due elettrodi. L’effetto termico si instaura con una corrente alternata ad alta frequenza a una frequenza compresa tra 300 kHz e 2 MHz. Cor- renti con potenza fino a 400 W entrano nel tessuto da trattare, in cui si verificano effetti termici dovuti alla resistenza sul tessu- to. Il riscaldamento dipende dalla resistenza del tessuto, dalla durata dell’esposizione e dalla densità di corrente. Maggiore è la resistenza specifica nel tessuto, maggiore è l’alimentazione. L’elettrochirurgia monopolare (Fig. 2a) costituisce la tecnica più comune, il corpo del paziente completa il circuito. L’elet- trodo attivo si trova nel sito chirurgico, rappresentato da una piccola sonda a punta. L’elevata densità di corrente sulla punta genera un calore intenso (la punta presenta la densità di cor- rente più elevata). Il controelettrodo ha una superficie più am- pia e si trova in un punto diverso del paziente (a bassa densità di corrente). L’elettrochirurgia bipolare (Fig. 2b) viene esegui- ta nel sito chirurgico utilizzando l’elettrodo attivo e il controe- lettrodo, solitamente costituito da una pinza. Dirk Cordt Marketing Manager Gossen Metrawatt Soluzioni di test per generatori chirurgici in campo medicale Test funzionali e misura della corrente di dispersione in conformità agli standard IEC 60601 E IEC 62353 Fig. 1 – Chirurgia ad alta frequenza in sala operatoria (strumenti chirurgici Medkoh)

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