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XVII MEDICAL 20 - SETTEMBRE 2020 OPTICAL SENSORS Separare le persone dallo sfondo Il sensore con struttura a matrice semplifica la distin- zione tra la temperatura umana e quella dello sfondo (Fig. 1). Le applicazioni pratiche dipendono quindi dal numero di elementi a sensore e da quanto l’array è vici- no alla persona. L’utilizzo di rilevatori a infrarossi evita eventuali interferenze di segnale, conseguentemente la risoluzione dipende interamente dal campo di visione del sensore (field of view - FOV). Molte applicazioni per utilizzi di questo tipo possono servirsi di prodotti già affermati, che spaziano da un sen- sore a elemento singolo ad array di 1.024 elementi. Nel controllo degli accessi il sensore D6T 4x4 può misurare la temperatura facciale fino alla distanza di un metro, mentre il D6T single-eye è più adatto per di- spositivi indossabili alla cinta o sulla fronte. Con una taratura adeguata, l’accuratezza della temperatura del D6T 4x4 può raggiungere i ±0.2 degC dando una indicazione affidabile di un eventuale stato febbrile. A una maggiore distanza la versione wide-an- gle del dispositivo, basata su 32 x 32 elementi, fornisce una visuale di 90,0° x 90,0° (Fig. 2). Ciò si traduce in un’area di 200 x 200 cm, con- sentendo di poter verificare la presenza di per- sone all’interno di un’intera stanza, da un sin- golo punto. In questo caso una ridotta preci- sione di rilevamento della temperatura dovuta alla maggiore distanza rende poco attendibile accertare l’eventuale febbre. La misurazione resta comunque accurata quando la persona si trova ad un metro, assicurando affidabili misurazioni di temperatura anche se il viso è parzialmente oscurato, per esempio da occhiali da vista, protettivi o mascheri- ne di protezione individuale. Ridurre l’infezione da COVID con i sensori intelligenti Affrontare una pandemia richiede molto di più che semplici dati. L’intel- ligenza, nella forma delle tecnologie di visione umana, aggiunge una ulteriore dimensione alle contromisure al coro- navirus basate su sensori ottici. Sensori ottici smart come i sensori di immagi- ni HVC-P2 di Omron (Fig. 3) possono rilevare visi, espressioni/lineamenti facciali e corpi umani – possono an- che stimare età e genere delle persone all’interno delle immagini catturate. Qualunque sviluppatore embedded può aggiungere la funzionalità di ri- conoscimento facciale a un sistema senza la necessità di conoscere nel dettaglio gli algoritmi o la progettualità ottica. Questa funzionalità rende a sua volta possibile, per esempio, collegare il dispositivo a database per il tracciamento dei contagiati da coronavirus e rintraccia- re i loro contatti. I Componenti di Visione Umana sono soluzioni modula- ri e ognuna fornisce dieci funzioni chiave di rilevamento dell’immagine: individuazione di un viso, una mano o un corpo umano, riconoscimento facciale, rilevamen- to di genere, stima di età, stato d’animo ed espressio- ne facciale, direzione dello sguardo e movimento delle palpebre. In ciascun caso il modulo restituisce un valore insieme ad un dato grado di certezza, permettendo ai Fig. 2 – Il D6T 32x32 Omron ha un campo di visuale molto ampio e consente di rilevare da un singolo punto la presenza di più persone in una stanza Fig. 3 – I sensori ottici intelligenti, come il sensore di immagine HVC-2 Omron, sono in grado di stimare l’età e il genere della persona ripresa
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