EO_Lighting_33
• Durata nominale dei modulo LED in ore • Tasso di guasto corrispondente alla durata nominale del modulo LED • Temperatura ambiente per un corpo illuminante Di seguito sono riportate alcune sintetiche definizioni utili nel progetto per comprendere le schede tecniche dei LED. Potenza assorbita nominale. La potenza assorbita no- minale espressa in watt, specifica il consumo di energia di un corpo illuminante. Flusso luminoso nominale. Il flusso luminoso nominale espresso in lumen (unità di emissione luminosa), corri- sponde alla luce emessa dal corpo illuminante. Per i corpi illuminanti tradizionali (ossia non a LED) non è molto comune misurare e indicare il flusso luminoso nominale nelle schede tecniche. Questo è normalmente calcolato come il flusso della lampada moltiplicato per il rapporto di emissione luminosa del corpo illuminante. Per effettuare un confronto tecnico tra corpi illuminanti tradizionali e a LED, si consiglia di prendere in conside- razione l’applicazione effettiva e confrontare entrambi i progetti illuminotecnici. Efficienza dei corpi illuminanti a LED. È il rapporto fra il flusso luminoso iniziale misurato e la potenza di in- gresso iniziale misurata dello stesso singolo corpo illu- minante a LED. Si esprime in lumen/watt. Distribuzione dell’intensità luminosa. La distribuzione spaziale del flusso luminoso è rappresentata graficamen- te in una curva di distribuzione dell’intensità luminosa, solitamente espressa in un diagramma di coordinate polari che rappresenta l’intensità della luce in funzione dell’angolo d’irradiazione rispetto ad una sorgente lumi- nosa. È espresso in cd = lm × sr-1. Codice fotometrico. Un codice fotometrico rappresenta gli importanti parametri di qualità della luce: CRI (Color Rendering Index), CCT (Correlated Color Temperature), coordinate cromatiche e flusso luminoso. Indice di resa cromatica nominale (CRI). CRI è una mi- sura quantitativa della capacità di una sorgente luminosa di rivelare fedelmente i colori di vari oggetti rispetto ad una sorgente luminosa naturale o standard. Temperatura di colore correlata (CCT). CCT (Tempera- tura di Colore Correlata) misurata in Kelvin, si basa sul concetto di temperatura di colore (CT). Il CT di una sor- gente luminosa è la temperatura in cui il colore di un ra- diatore corpo nero riscaldato a diverse temperature cor- risponde al colore della sorgente luminosa. Sottoposto a riscaldamento, il corpo nero si illumina di un rosso intenso a basse temperature fino a raggiungere il colore bianco intenso a temperature molto alte. Valori delle coordinate di cromaticità nominale. Il comportamento delle coordinate cromatiche di un mo- dulo LED è espresso in due risultati di misurazione delle coordinate cromatiche iniziali e mantenute. Codice mantenimento lumen. Il flusso luminoso inizia- le misurato (valore iniziale) viene normalizzato al 100% e utilizzato come primo punto dati per determinare la du- rata del modulo LED. Il flusso luminoso mantenuto (valo- re mantenuto) è misurato al 25% della vita nominale fino ad un massimo di 6.000 ore, ed è espresso in percentuale del valore iniziale. Il valore mantenuto determina il codi- ce di mantenimento del flusso luminoso. Durata nominale del modulo LED e relativo manteni- mento del flusso luminoso nominale (Lx). Il periodo di tempo espresso in ore durante il quale una quantità di moduli LED fornisce più della percentuale (x) dichiarata del flusso luminoso iniziale è sempre specificato in com- binazione con la percentuale di guasto. Percentuale (Frazione) di guasto (Fy). È corrispondente alla durata nominale del modulo LED. La percentuale (y) di un numero di moduli LED dello stesso tipo rispetto alla loro durata nominale, indica la percentuale (frazione) di guasti. Questa frazione di guasto esprime l’effetto com- binato di tutti i componenti di un modulo LED, compresi quelli meccanici, per quanto riguarda l’emissione lumi- nosa. L’effetto del LED potrebbe essere meno luminoso di quanto affermato, o potrebbe non emettere luce. Temperatura ambiente relativa ad un corpo illuminan- te. La temperatura dell’ambiente (espressa in °C) in cui si trova un corpo illuminante, influenza le prestazioni specificate del modulo LED. Per una data prestazione, la temperatura ambiente è un valore fisso di riferimento. È possibile specificare prestazioni dichiarate per diverse temperature ambiente. Un esempio pratico Con un esempio pratico vedremo come interpretare le informazioni tecniche riportate sulla scheda tecnica di un modulo LED. Estratte dal datasheet della famiglia di moduli LED XLamp ML-E (Fig. 1), di seguito sono elencate alcune ca- ratteristiche tecniche. Alcune caratteristiche tecniche dei moduli LED XLamp ML-E • CCT da 2.600 K a 8.300 K • CRI 80, 85 e 90 minimo • Corrente di pilotaggio massima: 500 mA • Angolo di irradiazione luminosa: 120° • Flusso luminoso: 10,7 - 13,9 lumen ( gruppo F), 56,8 - 62 lumen (gruppo N3 Estratto dal datasheet, il grafico riportato in figura 2 mo- stra l’andamento del flusso luminoso relativo in funzione della temperatura di giunzione. LEDS EO LIGHTING - NOVEMBRE/DICEMBRE 2023 XXI
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