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convertitore modula lo switch high-side collegato alla tensione di ingresso in modalità step-down e quello low-side sul lato di uscita in modalità step-up. Questa topologia è la più complessa ma anche la più flessibile. Gli intervalli VIN e VOUT sono limitati solo dall’IC con- troller. È una buona scelta per le applicazioni a matrice. Lo schema di un convertitore buck-boost e un esempio di circuito applicativo sono riportati nelle figg. 9 e 10, mentre la tabella 5 sintetizza vantaggi e compromessi dell’uso di convertitori buck-boost come driver LED. In definitiva, i sistemi di illuminazione a LED per auto- motive possono essere pilotati da regolatori a commu- tazione in molti modi diversi. A seconda dell’applica- zione, la scelta della topologia di commutazione e della configurazione consente al progettista di creare sotto- sistemi completi per i diversi requisiti di illuminazio- ne all’interno di una vettura. La scelta della topologia di commutazione per la conversione di potenza e della configurazione corretta per il sistema ottimizza requi- siti quali complessità, efficienza, EMI e sicurezza. LED DRIVER Fig. 9 – Convertitore Buck-boost Fig. 10 – Esempio Buck-boost: LT8391 Tab. 5 – Vantaggi e compromessi dell’uso di convertitori Buck-Boost come Driver LED Benefici dei Driver LED Buck-Boost Compromessi per i Driver LED Buck- Boost Applicazioni La topologia più versatile Richiede un minimo di due switch e due diodi flyback Abbaglianti/Anabbaglianti Si può usare la matrice per lo “short” dell’intera stringa Tipicamente, la più bassa efficienza di conversione Indicatori di direzione Può usare lo stesso driver per applicazioni multiple Tipicamente, le più basse (peggiori) prestazioni EMI Luci di posizione diurne Sistemi a prova di cortocircuito EO LIGHTING - GIUGNO/LUGLIO 2023 XXV
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