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XVI Lighting LIGHTING 24 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 Sebbene al momento attuale l’illuminazione connessa abbia fatto registrare volumi di vendita nettamente più alti nelle applicazioni residenziali rispetto a quelle indu- striali, questo resta un comparto caratterizzato da forti tassi di crescita. Ciò è anche dovuto al fatto che la sua adozione può comportare significativi risparmi sui costi dell’energia. Anche la legislazione fornisce un valido contributo sotto questo aspetto: in un numero sempre maggiore di Pa- esi sono state introdotte normative che impongono un uso responsabile dell’energia negli edifici commerciali e aziendali. L’illuminazione connessa si propone come la piattaforma perfetta per conseguire questo scopo in quanto d à la possibilit à di automatizzare il controllo dell’illuminazione, che è una dei maggiori responsabili del consumo di energia. Grazie all’utilizzo di sensori è possibile implementare controlli più sofisticati che non solo consentono un funzionamento semi-autonomo del- le luci, ma forniscono anche dati utili a un sistema di gestione dell’edificio. Le luci connesse possono far ricorso a sensori in grado di monitorare lo stato di occupazione in modo da spegnere le luci quando un’area non viene utilizzata per un perio- do di tempo prestabilito. Esse possono utilizzare sensori di luce per modulare l’uscita luminosa in base alla quan- tit à di luce naturale o ambientale disponibile e mantene- re la temperatura di colore (in pratica la tonalit à ) della luce al valore desiderato. Gli apparecchi di illuminazione connessi possono agire come punto di riferimento (waypoint) o beacon per la navigazione interna o per l’orientamento, oppure come punti di accesso alla rete wireless o ancora come ampli- ficatori di segnale. Apparecchi “intelligenti” possono an- che far parte di un sistema di sicurezza, utilizzando sen- sori ambientali – di movimento, temperatura, umidit à e sonori – per il monitoraggio passivo di un’area. Connettività wireless per l’illuminazione “intelligente” Tra i numerosi protocolli wireless disponibili, Blueto- oth Low Energy (BLE) e Green Power, messo a punto da Zigbee Alliance , sono senza dubbio i più adatti per l’illuminazione a LED in quanto possono essere utiliz- zati in applicazioni che prevedono l’uso di moduli di controllo a basso consumo, o perfino funzionanti senza l’ausilio di batterie, e supportano reti di tipo mesh (a maglia). La connessione in rete di tipo mesh supporta topolo- gie con un elevato numero di nodi, distribuito su una determinata area, ciascuno dei quali in ogni momento può essere o meno parte della rete. Sicuramente i punti di forza di una rete mesh sono la funzionalit à nota come “self-healing”, che indica la capacit à della rete stessa di riconfigurarsi automatica- mente nel caso un nodo dovesse cadere e l’estensione della portata dei comandi fino a 150 metri. Ovviamente anche la gestione della rete risulta sempli- ficata in quanto, come poco sopra accennato, i nodi possono collegarsi alla rete o scollegarsi da essa senza per questo imporre alcun onere aggiuntivo di natura amministrativa. In una rete di impianti di illuminazione connessi, cia- scun nodo può integrare un certo numero di funzioni. Ogni nodo di una rete mesh agisce come punto di rife- rimento per i dati e i messaggi di controllo che viaggia- no nella rete. I dati creati e utilizzati da ciascun nodo diventano il carico utili (payload) per il protocollo di comunicazione selezionato. La tecnologia BLE e il protocollo ZigBee forniscono il livello di comunicazione richiesto per supportare com- plesse installazioni di illuminazione connessa. Un altro importante aspetto da tenere in considerazione è la semplicit à di interfacciamento tra la rete di illumina- zione connessa e il sistema di gestione dell’edificio. Illuminazione connessa: la prossima fase del processo di automazione In un numero sempre maggiore di Paesi sono state introdotte normative che impongono un uso responsabile dell’energia negli edifici commerciali e aziendali Bruno Damien • Director, Strategic Marketing, IoT • ON Semiconductor

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