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VI Lighting LIGHTING 18 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2018 I ritmi del corpo umano, da sempre, sono regolati dal ciclo di notte e giorno nelle 24 ore. Il nostro ritmo circadiano, un “orologio interno” che trae informazioni sull’orario in massima parte dall’alternarsi di luce e oscurità, svolge un ruolo importante nel controllare i cicli di attività e riposo del corpo. Una mole di prove da diversi studi scientifici, sembra confermare che interferire con il ritmo circadiano comporta un rischio per il benessere delle persone. Per fare un esempio pratico, l’esposizione al tipo sbagliato di luce ar- tificiale di sera può avere un impatto negativo sulla qualità del sonno e persino sulla salute. Gli effetti potenziali dell’il- luminazione sulla salute umana hanno un notevole impatto sulle popolazioni: negli Stati Uniti, l’Institute of Medicine ha stimato che tra 50 milioni e 70 milioni di americani hanno problemi di salute dovuti a disturbi del sonno e carenza di sonno, oltre ai conseguenti rischi per la sicurezza. Questi ef- fetti includono un rischio più elevato di sviluppare malattie cardiache, ictus, depressione, obesità e diabete. Di riflesso, è importante considerare gli effetti positivi sul comportamen- to che l’illuminazione artificiale a distribuzione spettrale controllata può avere sulle persone. Per esempio, si ritiene che le tonalità di luce più fredde o più tendenti al blu favo- riscano una concentrazione più duratura nelle attività lavo- rative rispetto alle tinte più calde e più tendenti al giallo, di conseguenza la progettazione illuminotecnica ha un effetto notevole sulla produttività nei luoghi di lavoro. In passato, le ricerche condotte sugli effetti dell’illuminazione artificia- le sui ritmi circadiani avrebbero suscitato interesse solo nel mondo accademico, dato che la maggior parte dell’illumina- zione negli spazi indoor consisteva in fonti luminose a incan- descenza, con una temperatura colore correlata (Correlated Color Temperature o CCT) fissa di 2.700 K (la cosiddetta “luce calda”), oppure da sorgenti fluorescenti che presen- tavano una CCT più fredda e attestata su valori superiori a 4.000 K. (Il CCT è un valore numerico rappresentativo, usato nel settore dell’illuminazione per esprimere in forma abbreviata l’aspetto cromatico di una fonte luminosa. Per- mette di comprendere immediatamente se una luce bianca è “calda” o “fredda”, ma non può suggerire le informazioni dettagliate sulla cromaticità offerte dalle coordinate di co- lore x,y mappate sul diagramma CIE 1931.)A ogni modo, l’avvento delle moderne sorgenti luminose a LED ha offerto alle industrie illuminotecniche l’opportunità di controllare la temperatura colore dell’emissione luminosa dei propri prodotti. I LED sono disponibili in un’ampia gamma di tem- perature colore (CCT) che vanno da 2.700 K a 6.500 K. L’in- tensità dell’emissione luminosa di un LED è facilmente con- trollabile con tecniche di dimming analogiche o digitali. Di conseguenza, oggi è tecnicamente possibile progettare un sistema di illuminazione che produce un’emissione lumino- sa bianca variabile e “tunable”, ossia “flessibile”. Questo con- sente ai produttori di immettere sul mercato prodotti che, per esempio, possono modificare la CCT delle emissioni lu- minose nel corso della giornata, sintonizzandosi con il ritmo circadiano dell’utente, oppure consentono la regolazione dinamica dell’illuminazione sui luoghi di lavoro per trovare il giusto equilibrio tra il comfort e la produttività dei lavora- tori. Tuttavia, l’implementazione dell’elemento di controllo in una progettazione illuminotecnica flessibile a luce bianca presenta dei problemi del tutto nuovi per i progettisti di si- stemi che finora hanno lavorato con i prodotti tradizionali a CCT fissa. Il presente articolo descrive i metodi attualmente disponibili per la realizzazione di una progettazione illumi- notecnica flessibile e presenta una nuova soluzione in grado di offrire precisione e controllo ai progettisti di sistemi, sen- za la necessità di ricorrere all’implementazione di algoritmi complessi. Gestire binning, invecchiamento e cambio colore nei LED La regolazione della CCT in un sistema di illuminazione a luce bianca non presenta praticamente alcun limite. Il requi- sito più comune per una sorgente luminosa, con tutta proba- bilità, è che sia armonizzata con il ritmo circadiano naturale. Semplificando, consiste nel fornire luce bianca più tendente al blu e “fredda” con una CCT relativamente elevata (circa 4.000 K) nella maggior parte delle ore diurne, abbassando gradualmente la temperatura colore nel tardo pomeriggio e alla sera fino a raggiungere una CCT di 2.700 K, con luce cal- da bianca, al crepuscolo. Un’architettura hardware di base per un’uscita a CCT variabile prevede una stringa di LED a Moduli per lo smart lighting Un metodo semplice e innovativo per implementare il progetto di un’apparecchiatura di illuminazione a luce bianca Mark Shepherd Field Application Engineer ams

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