Auto del futuro: fonde infotainment e mobility

La visione sui veicoli di prossima generazione è stata delineata da Maxim Integrated, in apertura dell'evento euroasiaPRESS 1:1, organizzato da Globalpress Connection nel cuore della Silicon Valley (Campbell, CA - 9 aprile 2014)

Pubblicato il 9 aprile 2014

Lo sviluppo dei sistemi di infotainment in-vehicle è guidato dalle applicazioni consumer e, anche in auto, gli utenti si aspettano lo stesso livello di connettività e accessibilità alle applicazioni che sperimentano in mobilità attraverso il proprio smartphone. E la mission di Maxim Integrated è portare la rivoluzione mobile anche nel mondo dell’automobile. Lo ha sottolineato l’altro ieri il managing director automotive solutions Kent Robinett, nel quartier generale della società a Sunnyvale, California, in apertura dell‘euroasiaPRESS 1:1, l’evento organizzato dalla società di pr Globalpress Connection nel cuore della Silicon Valley.

IMAG0285

Kent Robinett, managing director Automotive Solutions di Maxim Integrated

L’integrazione dei sistemi analogici sta migrando oltre la mobility, e lo stesso feature set (dimensioni, alimentazione, prestazioni, facilità di sviluppo, affidabilità, sicurezza, costo) diventa un requisito chiave anche di altre applicazioni (industrial, medical e così via), fra cui quelle automotive. Qui, in particolare la fase di integrazione è molto critica e, per incontrare le stringenti specifiche del settore (riduzione dei difetti, elevato controllo dei processi di produzione e della qualità), richiede soluzioni di sistema sempre più evolute.

Entro cinque anni, spiega Robinett, la crescente penetrazione dell’elettronica e dei sensori in auto farà scomparire i classici CD player dal cruscotto, per far posto a sistemi di infotainment che forniranno una ‘user experience’ sempre più omogenea con quella conosciuta in mobilità. Tutte le auto saranno dotate di funzionalità di assistenza alla guida, telecamere, e l’illuminazione tramite tecnologia LED continuerà ad essere un elemento di differenziazione del brand.

Le caratteristiche di safety saranno potenziate, e continueranno a crescere i sistemi smart key (‘keyless’) finalizzati a migliorare l’accessibilità al veicolo. Potranno svilupparsi anche i sistemi di elettrificazione del powertrain (motore e trasmissione). In tale scenario, l’obiettivo di Maxim è produrre soluzioni integrate innovative, in grado di abilitare tutte queste funzionalità. A una domanda sul futuro dell’elettrificazione dell’auto, Robinett si mostra però abbastanza scettico: “La domanda è quanto diventerà popolare” dice. La società ha infatti investito in quest’area nello sviluppo di un prodotto un paio d’anni fa, ma ora si sofferma a riflettere maggiormente: “stiamo cercando di capire cosa realmente accadrà con l’elettrificazione dell’auto”.

IMAG0288 (1)

La squadra di Maxim Integrated. Da sinistra: Jon Horner, Kent Robinett, Ben Landen, Farhad Farahbakhshian

Ridurre i costi (e il peso) del cablaggio

Proprio in occasione del Globalpress tour, Maxim ha annunciato l’introduzione nella gamma di prodotti di una nuova famiglia di chipset SerDes (serializzatori / deserializzatori) Gigabit Multimedia Serial Link (GMSL) che consentiranno agli ingegneri di progettare applicazioni di infotainment ad alta risoluzione, usando sia i tradizionali cavi STP (shielded twisted pair), sia i più leggeri e meno costosi cavi coassiali.

Negli attuali progetti di veicoli, spiega Maxim, si usano infatti cavi STP per convogliare i dati verso i display dei sistemi di infotainment per l’automotive. Tuttavia, gli OEM stanno cominciando a rivolgersi verso il cablaggio con cavi coassiali, che permettono di ridurre il costo e il peso del cavo del 50%. I chipset gestiscono 15 metri di cablaggio STP o coassiale, fornendo il margine richiesto per progetti robusti e versatili.

In aggiunta, la funzionalità spread-spectrum, integrata in ciascun serializer e deserializer, migliora le prestazioni EMI (electromagnetic interference) sul link, senza richiedere un clock spread-spectrum esterno. I chipset consentono l’uso di display ad alta risoluzione (1920×720 pixel con colori a 24 bit), innalzando la qualità di visualizzazione sia nelle applicazioni di safety, sia in quelle di intrattenimento.

Giorgio Fusari



Contenuti correlati

Scopri le novità scelte per te x