La competizione per i brevetti ha visto l’Europa in una posizione di rilievo nel 2012 in base ai dati rilasciati dall’EPO. Lo scorso anno infatti sono state presentate le richieste per 257744 brevetti complessivamente da tutto il mondo, con una crescita del 5,2% rispetto al 2011.
Anche se il 36,5% di tutte le richieste sono arrivate dai 38 Stati membri dell’EPO, contro il 37,5% del 2011, l’Europa consolida la sua forte posizione nel campo dell’innovazione tecnologica. I primi cinque Paesi sono stati gli Stati Uniti con il 24,6%, il Giappone con il 20,1%, la Germania con il 13,3%, la Cina con il 7,3% e la Corea con il 5,6%.
In Europa, a parte la Germania, i Paesi più attivi sono stati la Francia con il 4,7%, la Svizzera con il 3,2% il Regno Unito con il 2,6% e l’Olanda con il 2,5%. Per i settori, quelli principali in Europa sono relativi all’automotive e alle tecnologie per l’ambiente. Circa il 60% delle applicazioni nei settori dei trasporti, come l’automotive e l’aeronautica, arrivano infatti dagli stati membri dell’EPO. Un altro settore dove si ritrova un numero elevato di brevetti è quello delle applicazioni medicali, dove l’Europa si trova al secondo posto (38%) dopo gli Stati Uniti che hanno il 42%. Per quanto riguarda invece le aziende, le prime tre sono state rispettivamente Samsung, Siemens e BASF, seguite da General Electric, LG e Robert Bosch.