Il Servizio Studi di ANIE, ha pubblicato un’analisi sulle dinamiche di skill mismatch e labour shortage nelle imprese italiane dei settori Elettrotecnica ed Elettronica.
La ricerca, basata su dati Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, evidenzia per i settori analizzati una domanda in crescita, in termini di numeri, di competenze e di impiego di nuove tecnologie, trend guidato dalle transizioni energetica e digitale.
In dettaglio, nel 2023 sono state circa 47 mila le assunzioni programmate, con una crescita del 3,9% rispetto al 2022, contribuendo per il 6,6% al totale delle assunzioni in programma nel corso dell’anno nell’industria manifatturiera nazionale.
I dati indicano che un peso rilevante sulla domanda di lavoro è costituito dalla tipologia di struttura imprenditoriale, con una maggiore dinamicità evidenziata dalle aziende con più di 50 dipendenti (l’incremento annuo nelle assunzioni programmate e del 9,4%, pari al 57,4% del numero totale di assunzioni previste in corso d’anno).
Maggiori difficoltà, invece, si evidenziano per le micro imprese, con meno di 10 dipendenti, che fanno osservare una flessione sui livelli del 2022 del 10,5%, per una quota sul totale delle assunzioni programmate del 13,8%. Mantengono la posizione le imprese tra 10 e 49 dipendenti, con una crescita annua dell’1,8% e una quota sul totale delle assunzioni programmate del 29%
Da notare che le limitazioni sono condizionate anche dalla richiesta di un elevato livello di formazione: laurea o istruzione tecnica superiore (ITS) (32,9% dei candidati all’assunzione), livello di istruzione secondaria (61,2%, di cui diploma 35,6% e qualifica di formazione/diploma professionale 25,7%). Le difficoltà delle imprese elettrotecniche ed elettroniche nel reperire nuovo personale e personale qualificato – in un caso su due – sono aumentate significativamente a cuasa anche di dinamiche demografiche e ricambio generazionale, disallineamento tra le competenze offerte dal sistema educativo e le richieste dal mercato.
Per il futuro, le previsioni di Unioncamere, tra il 2024 e il 2028 indicano che le imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane esprimeranno un fabbisogno di circa 22.500 nuovi occupati, portando lo stock occupazionale a fine periodo a circa 230 mila unità.
“Per le imprese che ANIE rappresenta, l’accelerazione tecnologica è esponenziale e le competenze ne sono un fattore strategico – ha dichiarato Renato Martire, Vicepresidente ANIE con delega Innovazione ed Education. Oggi i dati ci mostrano chiaramente che il divario tra le necessità delle imprese e la disponibilità effettiva di competenze sul mercato del lavoro è in progressivo peggioramento. Colmare questo gap sarà la sfida cruciale nei prossimi anni, in uno scenario economico reso ancor più complesso dalla peculiare condizione demografica del nostro Paese”.