L’aggiornamento del mese di novembre del “2020 McClean Report” di IC Insights, include la classifica delle prime 25 aziende di semiconduttori al mondo (nella tabella sono riportate le prime 15). Intel conferma il proprio primato, con un incremento del 4% del fatturato seguita a una certa distanza da Samsug (+9%), mentre sul gradino più basso del podio troviamo una fonderia pura, TMSC.
Il fatturato delle prime 15 aziende è stato suddiviso in due grandi categorie di prodotti: circuiti integrati e O-S-D (optoelettronici, sensori e discreti). Per quanto riguarda la dislocazione degli headquarter, 8 sono negli Stati Uniti, due ciascuno in Sud Corea, Taiwan ed Europa e uno in Giappone.
Nel corso di quest’anno segnato dalla pandemia quello dei semiconduttori è stato senza dubbio uno dei settori più resilienti. Sebbene abbia provocato una profonda recessione su scala globale, la pandemia ha accelerato il processo di trasformazione digitale della società, con conseguenze favorevoli sul mondo dei chip. Le vendite globali delle 15 maggiori aziende del comparto hanno fatto segnare un aumento percentuale di 13 punti rispetto al 2019, un incremento superiore di un fattore pari circa a due rispetto al mercato globale dei semiconduttori. Nel 2019, le stesse aziende avevano fatto registrare un calo complessivo del 15% del fatturato. Da notare che ben sette tra le prime 15 hanno incrementato il proprio fatturato in misura uguale o superiore a 22 punti percentuali, mentre per Nvidia il balzo è stato addirittura del 50%.
Le new entry
Due sono le nuove entrate nella “top-15”: si tratta di AMD e MediaTek che hanno fatto registrare quest’anno un incremento del fatturato pari rispettivamente a + 41 e + 35%, piazzandosi rispettivamente al 15mo e all11mo posto della classifica.
Nella classifica stilata da IC Insight compare anche Apple, al 13mo posto. Sebbene l’azienda progetti e utilizzi i suoi processori e integrati custom solo nei propri prodotti, si stima che questi chip, se fossero venduti ad altre società, genererebbero un volume di affari pari a 10.040 milioni di dollari. Per quanto concerne invece Infineon, è stato incluso il fatturato di Cypress (acquisita nell’aprile 2020).
La classifica include anche una fonderia “pura”, TMSC, che nel 2020 dovrebbe fare registrare un robusto +31%, buona parte del quale imputabile alle tecnologie da 5 e 7 mm impiegati per la realizzazione dei processori applicativi utilizzati negli smartphone di Apple e HiSilicon. Escludendo TMS, nella top 15 sarebbe entrata Sony, con un fatturato 2020 previsto di 9.243 milioni di dollari.