Rapporto EITO: nel 2002 crescita rallentata

Dalla rivista:
EONews

 
Pubblicato il 17 luglio 2002

Negli anni il Rapporto EITO è cresciuto e a ragione si presenta oggi come uno strumento indispensabile per la comprensione dei mercati ICT offrendo dati di consuntivo e di scenario, studi sui progressi tecnologici nonché riflessioni sulle implicazioni economiche e politiche della e-economy. Il Rapporto di quest’anno affronta in particolare i temi delle applicazioni mobili per servizi e dispositivi pocket, l’impatto delle ICT sullo sviluppo sostenibile, i cambiamenti indotti dalla e-economy nelle imprese e nei mercati europei e l’e-government come fattore di stimolo all’economia. Nell’introdurre i dati e le previsioni per i mercati ICT elaborate congiuntamente da IDC e da EITO, il Presidente Bruno Lamborghini, ha sostenuto che il rallentamento che c’è stato nel 2001 e che è previsto anche per quest’anno “non deve far parlare di crisi, ma va invece considerato come momento di consolidamento di un settore che è comunque destinato a guidare un nuovo ciclo di sviluppo economico e sociale”. Nel 2001 il mercato ICT dei Paesi dell’Europa occidentale ha raggiunto i 643 miliardi di euro, pari al 7,5% del prodotto nazionale lordo. 324 miliardi sono il risultato dei mercati dell’informatica e 318 delle telecomunicazioni. La crescita sul 2000 è stata pari al 5,1%, circa la metà di quanto era stato previsto da EITO nel Rapporto 2001.

Le telecomunicazioni sono cresciute del 6,4% e l’informatica del 3,9%. Per quanto riguarda il mercato mondiale nel 2001 gli Usa sono cresciuti dello 0,5%, il Giappone del 5,3%, il gruppo Sud Corea, Taiwan, Hong Kong e Singapore del 7,5% e il Resto del Mondo dell’8,7%. Per il 2002 EITO prevede un ritmo di crescita in Europa lievemente superiore allo scorso anno e cioè, 5,4% per l’insieme del mercato di cui 5,1% per l’informatica e 5,8% per le telecomunicazioni. Negli Usa è attesa una ripresa con una crescita del 5,1%, in Giappone del 7,6% e nel resto del mondo del 9,3%. Per quanto riguarda l’andamento dei segmenti di mercato, a livello europeo l’hardware informatico dovrebbe chiudere l’anno in corso ancora in negativo con una contrazione dell’1,7%, mentre è prevista una crescita dell’8,6% della componente software e servizi. Nelle telecomunicazioni, invece, EITO stima una crescita del 3,1% per gli apparati (contro un –0,6% nel 2001) e del 6,7% per i servizi (contro +9,5% del 2001).

Tra i principali fattori che trainano la crescita nei Paesi europei, Lamborghini ha citato in particolare Internet, che nel 2001 ha raggiunto in Europa una penetrazione del 38%, ma anche la crescente adozione di soluzioni Internet-based, il passaggio dalla fase euforico-speculativa delle dot.com alla diffusione delle applicazioni di e-business come il CRM e il SCM, e la realizzazione di programmi di e-government. Sul mercato italiano, nel 2001 la crescita è stata superiore alla media europea e pari al 6,3% per l’insieme delle ICT. Per l’anno in corso è prevista un’ulteriore espansione nell’ordine del 5,7% risultante da un aumento delle telecomunicazioni del 5%, contro il 5,4% nel 2001, e del 6,8% nell’informatica contro il 7,8% dell’anno passato. Per la componente hardware EITO stima un rallentamento della crescita e quindi una chiusura d’anno a +1,5%, contro il 3,5% del 2001, mentre gli apparati per telecomunicazioni dovrebbero riprendersi dalla contrazione dell’anno scorso, pari al 2,1%, e crescere quest’anno del 2,3%.

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