EON_633

EON EWS n . 633 - SETTEMBRE 2019 24 non possa fare un, seppur sofisticato, software. Anche nell’ambito della sicurezza l’IA traccia nuovi percor- si trovando largo impiego: quanti sistemi di antintru- sione o antincendio sono governati da un sistema che vede, pensa, valuta e agisce autonomamente? Viene addirittura ampia- mente utilizzata nell’univer- so finanziario per l’analisi dei flussi di denaro, lo stu- dio dei pattern comporta- mentali del cliente, previ- sioni e consulenza in tempo L’ unione fra robotica, au- tomazione e tutte le più recenti tecnologie sta ridi- segnando nuovi modelli di business industriali, cam- biando in modo radicale gli schemi e i flussi di lavoro. Nel mezzo di questo insie- me s’inserisce una nuova componente che promet- te di fare da collante, con l’obiettivo di implementare e ottimizzare i processi di funzionamento: l’intelligen- za artificiale (IA). L’IA sta originando un forte impatto nella sfera tecno- logica di fine decennio, af- facciandosi già da un po’ di tempo in tantissimi ambiti oltre che all’automazione e robotica. Possiamo elen- care i suoi molteplici utilizzi in ambito automotive, infatti con lo sviluppo delle vet- ture a guida autonoma è necessario quel qualcosa in più che sappia valutare e decidere meglio di quanto D AVIDE B OAGLIO , A REA S ALES M ANAGER I TALY M OBILE I NDUSTRIAL R OBOTS Intelligenza artificiale e robotica , un binomio da temere o innovazione pura? ratori di svolgere compiti di maggior valore. L’interpretazione di MiR del connubio fra robot e AI In MiR abbiamo saputo combinare motion control, robotica e intelligenza artifi- ciale per creare un prodotto destinato alla logistica che guarda verso la sicurezza, l’affidabilità e la completa autonomia. I nostri robot mobili autonomi (AMR) sono in grado infatti di sol- levare e trasportare diversi tipi di carichi, alleviando il personale da compiti di tra- sporto pesanti, monotoni e ripetitivi. Tuttavia, da solo il robot non può più bastare, sebbene possa disporre del più sofisticato software, non sarà mai in grado di reagire correttamente a seconda delle situazioni percepite, ma lo farà prevedibilmente sempre allo stesso modo. In ambienti complessi e altamente dinamici, come quelli in cui coesistono veicoli a guida automatica (AGV) che non possono de- viare dal loro percorso fisso o carrelli elevatori guidati dal personale, la capacità di manovra del robot può essere limitata. I meccani- smi di sicurezza degli AGV sono generalmente limitati a soste forzate quando s’in- contrano ostacoli, lo stesso può succedere per gli AMR. Con l’introduzione dell’IA nella programmazione nei nostri AMR, ogni dispositivo può avere molte più reazio- ni generate dalla possibilità reale tramite robot advisor, tanto per citarne alcuni. L’ul- timo traguardo della roboti- ca ha permesso di coniare il vocabolo che identifica l’unione fra robot e collabo- razione: cobot. Cobot signi- fica robot collaborativo, che collabora a stretto contatto con l’uomo. Con l’IA il cobot osserva e impara dai gesti umani creando un archivio dei processi appresi: il ma- chine learning. I robot lavo- rano così in affiancamento con i colleghi umani per creare ambienti di lavoro altamente produttivi auto- matizzando la produzione o addirittura la movimentazio- ne di materiali. L’uomo sarà sempre al centro di tutto Come tutte le innovazioni tecnologiche anche l’IA ri- scuote una certa diffiden- za e preoccupazione verso tutti i possibili utilizzi futu- ri, specialmente in campo lavorativo, dove impera il pensiero che l’IA – come i robot – potranno togliere il lavoro all’uomo. Ogni nuo- va tecnologia, va utilizzata con etica e responsabilità per essere di ausilio e per migliorare la vita. Nel caso specifico della logistica, l’IA rappresenta solo una sin- gola tessera di un mosaico ben più grande, poiché la robotica e l’automazione tramite l’utilizzo dell’Intelli- genza Artificiale andranno a sostituire la figura uma- na nelle sue mansioni più elementari, ma allo stesso tempo permetterà ai lavo- DAVIDE BOAGLIO Come tutte le innovazioni tecnologiche anche l’IA riscuote una certa diffidenza e preoccupazione verso tutti i possibili utilizzi futuri, specialmente in campo lavorativo, dove impera il pensiero che l’IA – come i robot – potranno togliere il lavoro all’uomo Le AI Camera statiche di MiR posizionate strategicamente consentono al robot MiR di prevedere eventuali ostacoli sulle loro rotte, in modo da poterle ricalcolare in anticipo per una navigazione ottimizzata T ECNOLOGIE

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