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Nelle prime fasi della pandemia globale causata da COVID 19, molte società che si occupano di analisi di mercato avevano previsto un declino del settore dei semicondut- tori. Ma fortunatamente, il comparto ha mostrato una tenuta per certi versi sorprenden- te. I dati forniti da Wsts, ad esempio, indicano che nel secondo trimestre di quest’anno il calo è stato inferiore all’1% rispetto al primo trimestre 2020. Per quanto concerne il secondo trimestre, i risultati delle maggiori aziende che operano nel settore dei chip sono stati discordanti. Il fatturato globale di 12 delle maggiori aziende di semicondut- tori (Intel, Samsung Semiconductor, SK Hynix, Micron Technology, Qualcomm, Nvidia, Texas Instruments, Kioxia, Infineon Technologies, MediaTek, STMicroelectronics e Nxp Semiconductors) è aumentato del 3,9% nel secondo trimestre, anche se sette di queste aziende hanno fatto registrare un calo del fatturato. Le aziende attive nel settore delle memorie (Samsung, SK Hynix, Micron e Kioxia) hanno fatto registrare un incremento complessivo del 12,7%, a fronte di un declino globale dell’1,4% delle società che non operano in questo comparto. Le guidance consolidate per il terzo trimestre di queste ultime prevedono un aumento del 4%. Un dato che potrebbe essere molto migliore (+15%), penalizzato dalla guidan- ce di Intel che prevede un -7,7%. Per il terzo trimestre dell’anno le principali aziende operanti nel comparto delle memorie non hanno invece fornito indicazioni ad ecce- zione di Micron Technology che prevede un incremento a due cifre (+10,3%). In ogni caso tutte queste aziende si aspettano risultati positivi nella seconda metà dell’anno, grazie all’introduzione di nuovi modelli di smartphone e sistemi di gaming. Le guidan- ce relativamente ottimistiche di parecchi tra i maggiori produttori di semiconduttori stanno a indicare che l’andamento nel 2020 del settore dovrebbe essere migliore rispetto a quello dell’economia globale: secondo i più recenti dati del Fondo Monetario Internazionale il Pil globale dovrebbe fare registrare un -4,9% (-8% per quanto concerne i Paesi economicamente più avanzati, eccezion fatta per la Cina). Secondo gli analisti di Semiconductor Intelligence il 2020 dovrebbe chiudersi con un aumento del mercato dei chip dell’1% (seguito da un +8% nel 2021), mentre altre previsioni (Wsts, IC Insights, Semico Reseach) indicano un incremento che si aggira mediamente intorno al 3%. Si tratta ovviamente di dati da trattare con cautela, visto che ci si trova nel bel mezzo della peggiore pandemia degli ultimi 100 anni e della più severa recessione economica degli ultimi 90 anni. La relativa tenuta del mercato dei semiconduttori rispetto a quella dell’economia globale è in gran parte imputabile al cambiamento della natura delle inte- razioni umane. In numerosi Paesi sono entrate in vigore restrizioni su luoghi di lavoro, scuole e punti vendita, costringendo una platea sempre più vasta di persone a lavorare, studiare e fare acquisti da casa. Ciò ha inevitabilmente comportato un aumento della domanda di PC, smartphone e infrastrutture di comunicazione e di elaborazione. Ma anche una volta terminata la pandemia, tendenze di questo tipo sono destinate a con- solidarsi, aumentando così il “peso” e l’importanza dei semiconduttori (e dell’elettronica in generale) sull’economia globale. Filippo Fossati 13 - ELETTRONICA OGGI 488 - SETTEMBRE 2020 Chip: un mercato sempre più strategico EDITORIALE

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